Energia di un habitat

Progetto Punto Zero

Progettare l’energia di un Habitat

Oggi significa concepirla in modo integrato, uno scenario che vede un rapido sviluppo della domanda internazionale.

L’Energia di un habitat, la vera protagonista capace di trainare la crescita di un nuovo ciclo edilizio della storia del nostro paese, fase caratterizzata da una notevole razionalizzazione del processi produttivi in termini di qualità, confort, e produttività, in un comparto da sempre riluttante all’innovazione.
L’edilizia vivrà, nel corso di questo ciclo, la sua seconda rivoluzione industriale dopo quella del cemento armato del 19° secolo. L’innovazione che sta trasformando oggi l’industria, quella che passa con il nome di ‘industria 4.0’, entrerà anche nel campo dell’edilizia in modo massiccio e comporterà un effetto molto forte in termini di cambiamento radicale del mercato.

Un cambiamento capace di soddisfare i 7 settori chiave per qualità, economicità e confort abitativo in cui noi crediamo:
  • Qualità costruttive e strutturali, tecnologie e materiali di ultima e antichissima generazione, con un’anima antica come ad esempio la Canapa Sativa. Canapa&Calce-Acciaio-Legno.
  • Produzione di energia, passaggio dallo stato di consumer a quello di prosumer, ovvero consumatore evoluto e produttore di energia. Eolico/Impianto Fotovoltaico e/o tegola fotovoltaica con accumulo. (Dispositivi, apparecchiature e logiche di gestione e controllo, funzionali ad assorbire e rilasciare energia elettrica)
  • Confort abitativo, qualità dell’aria, regolazione naturale dell’umidità, proprietà termiche e benefiche uniche con la tecnologia FIR – Raggi infrarossi lontani. Ottimizzazione e sanificazione.
  • Qualità dell’Acqua-ACS, depurazione e recupero.
  • Studio e Progettazione Illuminotecnica, con la tecnologia Led, per un dialogo consapevole
    tra luce e architettura, fondamentale in ogni progetto. Contrasto all’inquinamento luminoso.
  • Inquinamento acustico e da elettrosmog, la capacità di Impedire il passaggio di rumore e di evitare il riverbero, e la capacità di assorbimento elettromagnetico da fonti interne ed esterne.
  • Domotica, utilizzo intelligente delle nuove tecnologie connesse, coordinare e ottimizzare il
    funzionamento e il rendimento di tutti gli impianti e dispositivi.
Con una Visione più ampia condividiamo i 25 principi dell’Edilizia Bioecologica degli edifici intelligenti di IBN

(Institut für Baubiologie + Nachhaltigkeit IBN – Rosenheim)
Tradotti da ANAB in italiano suddivisi in 5 Macrotemi.

CLIMA INTERNO

  • Ridurre sostanze irritanti e dannose e apportare un sufficiente ricambio di a ria fresca
  • Evitare la formazione di lieviti, funghi e muffe, batteri, polveri e allergeni vari.
  • Utilizzare materiali neutri, che non emettano sostanze tossiche e/o maleodoranti
  • Minimizzare la presenza di campi elettromagnetici e di onde radio
  • Preferire sistemi di riscaldamento di tipo radiante

 

FORMA DEGLI AMBIENTI E ARCHITETTURA

  • Curare le proporzioni armoniche e le forme.
  • Favorire le percezioni sensoriali quali la vista, l’udito, l’olfatto e i l tatto.
  • Prestare cura alle condizioni di luce e colori naturali e utilizzare mezzi illuminanti esenti da sfarfallio
  • Considerare debitamente i riscontri scientifici in materia di ergonomia e fisiologia
  • Incentivare la cultura del costruire e l’artigianato artistico locali

 

MATERIALI EDILI E ARREDI

  • Utilizzare materiali naturali, esenti da sostanze nocive e con minore radioattività possibile.
  • Porre attenzione ad un rapporto equilibrato tra isolamento termico e accumulo di calore, alle temperature superficiali e dell’aria ambiente.
  • Impiegare materiali igroscopici
  • Preoccuparsi di contenere il livello di umidità in ambiente, dovuta al processo costruttivo. 
  • Ottimizzare il clima e la protezione acustica passivi (inclusi gli infrasuoni)

 

AMBIENTE, ENERGIA E ACQUA

  • Minimizzare il consumo energetico e utilizzare le fonti rinnovabili
  • Evitare, nel costruire e nel risanare, le ricadute negative per l’ambiente.
  • Gestire razionalmente le risorse naturali e proteggere flora e fauna
  • Preferire metodologie costruttive locali e scegliere materiali da economia circolare con il migliore eco bilancio possibile
  • Provvedere alla qualità ottimale dell’acqua potabile

 

SPAZI DI VITA ECO-SOCIALI

  • Nelle infrastrutture, badare al mix ottimale tra percorsi brevi verso il luogo di lavoro, i mezzi pubblici, le scuole, i negozi, etc. etc.
  • Rendere lo spazio vitale dignitoso e sostenibile
  • Provvedere a sufficienti aree verdi negli insediamenti urbani ed extraurbani
  • Rafforzare l’approvvigionamento a chilometro zero, includere le reti di fornitori di beni e servizi locali e la loro autoproduzione.
  • Scegliere lotti edificabili possibilmente non gravati da problematiche pregresse (di natura ambientale, amministrativa, economica, etc.) da emissioni nocive, da inquinanti e da rumori